Apr 01

Isole Covid-free e smartworking con tasse al 50%: così la Grecia riparte dopo la crisi

Nel Paese le entrate derivanti dal turismo sono crollate dagli oltre 18 miliardi di euro del 2019 ai quasi 5 miliardi del 2020. Le misure studiate per rimettersi in carreggiata

“Amo questa Grecia al di sopra di tutto. Essa porta il color del mio cuore. Ovunque si guardi, giace sepolta una gioia”, scriveva il poeta tedesco Friedrich Hölderlin nel suo Iperione (1797)parlando della terra in cui aveva visto realizzata l’armonia tra uomo e natura, quella divinizzazione del cosmo che rappresentava per lui, come per altri esponenti del Romanticismo, l’ideale a cui tendere. Hölderlin aveva compreso i tanti motivi per amare la Grecia, per visitarla da neofiti o per farvi ritorno: ragioni ancora valide, oggi, nel 2021. Mentre l’esigenza di far ripartire il turismo dopo la crisi della pandemia è forte.

Le porte elleniche dovrebbero riaprire ai turisti dal 14 maggio, anche se la data è indicativa e potrebbe cambiare a seconda delle circostanze e dell’evoluzione dell’epidemia. Negli scorsi mesi, Atene aveva comunicato la vaccinazione prioritaria degli abitanti delle piccole isole. L’obiettivo annunciato era rendere gli atolli “Covid-free”, in modo da salvaguardare il settore turistico in vista dell’estate e la salute di visitatori ed abitanti. Al di là delle ragioni turistiche immunizzare prioritariamente le isole remote, infatti, ha anche un altro obiettivo: evitare rischi sanitari nei centri più piccoli, vista la ridotta disponibilità di medici e le difficoltà di collegamento col resto del Paese.